Stasera in tv “Doppio Gioco”: Mastronardi e Tortora come non li avete mai visti in un thriller che ha già stregato la critica

In sintesi

  • 🎬 Doppio Gioco
  • 📺 Canale 5, ore 21:00
  • 🕵️‍♀️ Una nuova fiction crime/thriller che segue Daria Giraldi, una donna dal passato turbolento e con la straordinaria capacità di leggere le persone, coinvolta dai Servizi Segreti per incastrare un pericoloso criminale del mondo del poker. La serie unisce noir, spy story e dramma familiare, con un cast stellare e una regia di alto livello.

Alessandra Mastronardi, Max Tortora, Andrea Molaioli, Doppio Gioco, Canale 5, Sandrone Dazieri: sono queste le entità chiave della prima serata televisiva del 27 maggio 2025. Questa sera, infatti, il pubblico italiano potrà gustare su Canale 5 il debutto in prima assoluta di “Doppio Gioco: Ep.1”, la nuova attesissima fiction crime/thriller che promette di ridefinire i confini della serialità italiana grazie ad atmosfere avvincenti, scelte di cast sorprendenti e una regia di altissimo profilo.

Doppio Gioco, Mastronardi e Tortora: dal successo nei Cesaroni alla sfida noir con Molaioli

Uno degli elementi che più stuzzica la curiosità è la reunion di Alessandra Mastronardi e Max Tortora, storici protagonisti de “I Cesaroni”, catapultati qui in ruoli profondamente diversi. Dimenticate la garbatissima Roma delle sit-com: in “Doppio Gioco” ci muoviamo tra le pieghe oscure dell’animo umano e le tensioni del crimine internazionale. Mastronardi è Daria Giraldi, una giovane donna dal passato turbolento e con una dote rara, allenata sin da bambina dal padre (Max Tortora): la capacità quasi infallibile di “leggere” le persone, carpirne debolezze, menzogne e desideri.

Questa skill, che sarebbe piaciuta tanto a un incrocio tra Patrick Jane di “The Mentalist” e le figure storiche del noir, la proietta in una missione più grande di lei. Condannata per truffa e gioco d’azzardo, si ritrova a collaborare con i Servizi Segreti: dovrà avvicinare e incastrare Gemini, esponente di un cartello criminale noto – guarda caso – proprio per la sua passione per il poker.

Con la regia di Andrea Molaioli (“La ragazza del lago”, “Suburra – La serie”) e la sceneggiatura di Sandrone Dazieri, guru italiano del thriller letterario, “Doppio Gioco” si struttura subito come una serie ad alta tensione, che fonde spy story, dramma familiare e investigazione psicologica.

Doppio Gioco tra noir, cultura pop, cast stellare e regia di Molaioli

Raramente la TV generalista ha osato tanto: la scrittura della serie gioca su quel sottile confine tra le dinamiche familiari, i dilemmi morali e il fascino degli intrighi internazionali. Il personaggio di Daria, incastonata tra le pressioni del Maggiore Ettore Napoli (Simone Liberati, già apprezzato in “Suburra”) e la presenza inquietante di Gemini, incarna la figura della protagonista moderna: smaliziata, fragile e – perché no – anche nerd, grazie alle citazioni pokeristiche e ai richiami alle grandi icone del noir sia letterario che cinematografico.

  • L’occhio attento percepisce rimandi a Le Carré, a “Il Fermo-immagine” di Mamet ma anche all’introspezione torbida dei noir francesi anni ’70.
  • Il talento di leggere le persone di Daria si ispira in pieno alle attitudini degli high roller e dei campioni del poker professionale, creando un cortocircuito narrativo affascinante per qualsiasi nerd di psicologia comportamentale.

Questa contaminazione di generi è il vero valore aggiunto di Doppio Gioco, una serie che ha il coraggio di flirtare con la grande fiction europea, senza mai dimenticare la profondità emotiva e i non detti tipici del racconto italiano. E per chi segue la carriera dei protagonisti, vedere la Mastronardi far dialogare la sensualità smarrita del personaggio di Daria con la dolente autorità paterna del Tortora maturo, rappresenta una vera chicca da intenditori di TV e di cultura pop.

Un cast di tutto rispetto e la regia che sa come tenere il ritmo

Non solo la premiatissima coppia Mastronardi-Tortora: il supporting cast aggiunge ulteriore valore con Simone Liberati, capace di dare profondità a un personaggio ambiguo, combattuto tra etica e necessità di portare a termine un caso “più grande” di lui. Da non sottovalutare neppure l’apporto di Kyshan Wilson e Domenico Diele, che contribuiscono a creare quell’alchimia perfetta tra tensione e realismo quotidiano.

La regia di Molaioli sceglie ambientazioni metropolitane, scene girate in veri aeroporti e un montaggio serrato che guarda al thriller americano e britannico, ma che riesce a preservare l’identità tipica del drama italiano. La scrittura di Dazieri, nota per i romanzi diventati cult tra gli amanti del genere, si sente tutta: dialoghi asciutti, colpi di scena piazzati con chirurgica precisione e quel sottile senso di doppiezza che attraversa ogni personaggio.

Doppio Gioco e il suo lascito culturale: una fiction che punta a diventare cult del crime italiano

Se le premesse saranno mantenute, Doppio Gioco rischia davvero di lasciare il segno. La scelta di accendere i riflettori su tematiche come il potere della lettura psicologica nell’era della sorveglianza, sul tema eterno dell’identità (privata, pubblica, familiare, legale) e sulla retorica del “doppio” morale e affettivo, la posiziona in linea con le migliori crime dramas internazionali. Non è fiction “di conforto”: è un esercizio di stile e una scommessa culturale che mostra quanto la TV italiana sappia – quando vuole – parlare anche a un pubblico esigente, giovane e abile nel leggere tra le righe.

Stasera in TV non è solo una nuova fiction, ma un vero evento culturale: “Doppio Gioco” si candida a essere il nuovo punto di riferimento del thriller nostrano. Siete pronti a scoprire quante verità si nascondono dietro la maschera?

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La reunion Mastronardi Tortora
Le abilità di lettura psicologica
Scrittura di Sandrone Dazieri
La regia di Molaioli
Atmosfere noir italiane

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